Osservatorio di genere


Arcidonna
ISTAT: una donna su due non ha lavoro e ha anche rinunciato a cercarlo. Peggio solo Malta. Stampa
L'Italia non è un paese in salute, soprattutto per giovani e donne: una su due non ha lavoro e ha anche rinunciato a cercarlo. Stesso destino per un giovane su cinque: non studia e anche lui ha rinunciato a cercare un posto di lavoro. E' la fotografia con molti toni grigi che descrive come sta andando il paese, come risulta da oltre 100 statistiche tra aspetti demografici ed economici, culturali e sociali. Si chiama "Noi Italia" ed è un dossier curato dall' Istat, (clicca qui per la versione integrale). In Italia, quindi, un giovane su cinque non studia, nè lavora: i ragazzi «non più inseriti in un percorso scolastico-formativo, ma neppure impegnati in un'attività lavorativa, sono poco più di due milioni, il 21,2% tra i 15-29enni (anno 2009), la quota più elevata a livello europeo». Il tasso di inattività femminile italiano nel 2009 (48,9%), è stato il secondo più alto dell'Ue a 27, inferiore solo a quello di Malta.
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SorELLE d'Italia: una ricerca, 15 mosse per migliorare la vita delle donne Stampa
Li hanno chiamati gli stati generali della donna e hanno messo insieme una quantità straordinaria di informazioni. Hanno indagato tutto: dal lavoro all'amore, dalla maternità al sesso, dai desideri ai bisogni. Hanno intervistato loro, le donne reali; hanno parlato con le centinaia di associazioni che le rappresentano e a volte le dividono e sono miracolosamente riuscite a fare una sintesi; hanno fatto il punto su quello che si muove a livello politico e oggi, all'Università Bocconi, le hanno chiamate tutte a raccolta soprattutto per illustrare le quindici proposte concrete che sono emerse da questa ricerca. Otto mesi di lavoro a tappeto, centinaia di interviste, focus group, incontri a tu per tu, sondaggi; e alla fine un elenco di quindici cose da fare per rendere più felici le donne. Quasi un programma politico che ha l'ambizione, però, di non riguardare solo quella metà del cielo: perché - scrivono - se nella società italiana sarà possibile migliorare la qualità della vita delle donne, la vita sarà migliore per tutti. di Cinzia Sasso da La Repubblica (gen. 2011)
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Conciliazione lavoro famiglia: convenzioni con le regioni Stampa
Concedere finanziamenti alle Regioni per il sostegno alle lavoratrici, ed in particolare per agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia. E’ questo l’obiettivo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che al riguardo, e così come previsto dal Piano Italia 2020, ha sottoscritto con Toscana, Umbria, Regione Piemonte, Sicilia e Regione Emilia Romagna, le prime convenzioni per la concessione dei finanziamenti. In particolare, nell’ambito di Piano Italia 2020, il progetto sottoscritto da Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, e da Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, il sostegno finanziario alle Regioni per la conciliazione lavoro-famiglia avviene attraverso uno stanziamento pari a complessivi 40 milioni di euro. Dopo la firma delle convenzioni da parte delle Regioni sopra citate, a breve, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, firmeranno anche l’Abruzzo, il Lazio, il Veneto, la Regione Lombardia, le Marche, la Regione Liguria, ed a seguire poi anche tutte le altre Regioni italiane.
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Amnesty International: campagna contro la mortalità materna Stampa

L'Unicef: quattro milioni di bambini perdono la vita alla nascita o nei primi 28 giorni. Campagna di Amnesty International per contrastare questa strage. Ogni anno 350mila donne muoiono durante il parto: 95% in Africa e Asia.

In molti Paesi venire al mondo è un già un bel problema, figurarsi poi vivere dignitosamente: chi tira a campare è già fortunato. Sono circa 350mila le donne che muoiono ogni anno durante il parto o per complicazioni relative. Chi tenta di nascere non se la passa meglio, anzi: sono 4 milioni i bambini che perdono la vita durante il parto o entro i primi 28 giorni successivi. Questa ecatombe divide il mondo in due parti disuguali: il 99% di questi decessi avviene in paesi in via di sviluppo. Da un rapporto Unicef risulta che il 95% della mortalità materna avviene in Africa e in Asia. La nascita dovrebbe essere un denominatore comune che non fa distinzioni; a questo ci pensa poi la vita. Ma almeno il punto di partenza dovrebbe essere uguale per tutti: cominciare da orfani non è un buon inizio. La Sierra Leone ha il più alto tasso mondiale di decessi materni e due soli paesi, India e Nigeria, registrano un terzo delle morti di tutto il mondo.

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Conferenza nazionale sulla famiglia: ancora troppo forte la disuguaglianza di genere Stampa
La terza e ultima giornata della Conferenza nazionale sulla famiglia, a Milano, si apre nel segno della disuguaglianza di genere. L'Istat, infatti, pubblica una serie di dati secondo cui nel 2008-2009 il 76,2% del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne, valore di poco più basso di quello registrato nel 2002-2003 (77,6%). Persiste dunque una forte discrepanaza nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner. L'asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi. Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L'indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%). Rispetto a sei anni prima, l'asimmetria rimane stabile nelle coppie in cui la donna non lavora (83,2%). Cala, invece, di due punti percentuali nelle coppie con donna occupata, passando dal 73,4% del 2002-2003 al 71,4% del 2008-2009. Una diminuzione, questa, che riguarda sostanzialmente le coppie con figli: in presenza di due o più figli l'indice passa, infatti, dal 75% al 72,2%.
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58° Congresso Mondiale FCEM: le donne sono una risorsa di cui l'Italia non può privarsi Stampa
Il congresso intitolato NEW ECO “HOW WOMEN FACE THE NEW ECONOMY AND ECOLOGY”, si è svolto a Firenze dal 19 al 23 ottobre 2010 e ha visto la partecipazione di 500 imprenditrici provenienti da 52 paesi del Mondo. L’obiettivo principale della conferenza è stato quello di promuovere la leadership delle donne nel campo dell’imprenditoria, a livello Internazionale mettendo in relazione esperienze di eccellenza nei diversi settori: Cultura e Turismo, Economia, Moda e Sanità.
“Il problema della leadership al femminile è una questione non risolta in tutti gli ambiti e bisogna prendere iniziative se non si vuole che trascorra troppo tempo prima di vedere qualche risultato. Io, che sono unica donna presidente di Banca in Italia, unica membro del Comitato della Società bancaria e unica membro dell'Abi, posso testimoniare che, su questo tema, anche nel mondo dell’economia e della finanza, troppo poco è stato ancora fatto”. Così Lucia Calvosa, Presidente Cassa di Risparmio di San Miniato, intervenendo a Firenze, al 58° Congresso Mondiale FCEM. La presenza di donne in posizione apicali - ha proseguito Calvosa - ha il vantaggio di dimostrare alle altre donne che è possibile fare lo stesso,  che arrivare nei posti di comando non è una anomalia ma un percorso fattibile”.
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CARRIERE IN ROSA: ITALIA MAGLIA NERA Stampa

 

Uno studio della guru della Womenomics, Avivah Wittenberg-Cox e della Sapienza di Roma ha scattato la fotografia della leadership al femminile. Che sta crescendo, ma troppo lentamente. Le dirigenti sono solo il 13%, le presenze femminili nei CDA sono meno della metà e ancora troppe sono quelle che arrivano in alto solo in virtù dei legami familiari. Quando Avivah Wittenberg-Cox, il guru di Womenomics, ha letto i dati sulla presenza di donne nelle maggiori società italiane comprese nell'indice Fortune Global 500, il suo intervento non ha potuto che chiudersi con queste parole, l'Italia può fare meglio. E qualcosa si muove: la proposta di legge bipartisan sulle quote rosa nei cda ha appena avuto il via libera da Tremonti. E' solo un inizio. Sul sito di 20-first.com, che insieme alla Sapienza di Roma ha condotto uno studio sulla leadership al femminile nel nostro paese, compaiono le foto dei manager che guidano le dieci maggiori imprese italiane e sono tutte foto di uomini, salvo una, quella di Giulia Ligresti, immortalata come presidente di Premafin. (da La Repubblica Affari e Finanza di Cinzia Sasso).
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AAA GIOVANI CERCASI Stampa
 
Nell'ambito del Progetto GIACS (APQ - Giovani Protagonisti di sè e del Territorio) coordinato da Arcidonna, la Città di Salemi, partner di progetto, ha indetto un bando pubblico per la ricerca e selezione di 6 tutor e 4 stagisti da inserire nella "bottega creativa" del Comune. I giovani, di età massima trenta anni, lavoreranno per ideare e realizzare iniziative volte  allo sviluppo delle attività di progetto e alla valorizzazione del territorio. La durata dello stage è di 6 mesi, la scadenza per la presentazione delle domande è il 18 gennaio 2011. Consulta il bando integrale.
 
A NATALE REGALA LA LUNA Stampa

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NON TOCCATE IL 5 X 1000 Stampa

NON TOCCATE IL 5 PER 1000.

LE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT LANCIANO UN APPELLO AL PARLAMENTO

Negli scorsi giorni, gli organi di stampa hanno riportato la notizia che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esaminato il testo della nuova "legge per la stabilità" di prossimadiscussione e approvazione in Parlamento, legge che limiterebbe a 100 milioni di euro i fondi dadestinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011. Questo significherebbe non rispettare la volontà deicittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del 5 x1.000 con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato. Si tratterebbe, se la notizia fosse confermata e tale tetto fosse effettivamente approvato, di unariduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti). Tale ulteriore taglio si aggiunge a quelli effettuati albilancio della cooperazione internazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che sioccupano di aiuti ai paesi in via di sviluppo e a quelli per la ricerca scientifica, universitaria e sanitaria.Questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del terzo settore,che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità moltoelevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese. FIRMA L'APPELLO
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Varato in Italia il PRIMO Piano Nazionale contro la Violenza sulle donne e lo Stalking Stampa
Al via in Italia un Piano nazionale contro la violenza sulle donne e lo stalking, lo ha annunciato il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, dopo il varo del Piano che ha riscosso il parere positivo dalla Conferenza Unificata. Le iniziative contenute nel Piano saranno finanziate con 18 milioni di euro.

"Per la prima volta l'Italia ha, così come accade in molti altri Paesi europei, un Piano nazionale contro la violenza sulle donne e lo stalking", ha sottolineato la Carfagna, aggiungendo: "La strategia di contrasto a questi reati è, da oggi, scritta nero su bianco e viene delineata su base nazionale, mette in rete l'esperienza dei Centri antiviolenza nelle Regioni italiane, del numero verde 1522 e le professionalità delle Forze dell'Ordine". E "il primo Piano nazionale contro la violenza e lo stalking consentirà di rispondere in maniera più veloce ed efficace alle richieste di aiuto che vengono dalle donne e ci aiuterà a portare alla luce quel sommerso di soprusi che ancora resiste dentro molte case".

 
A SUSANNA CAMUSSO GLI AUGURI DI ARCIDONNA Stampa
Si chiama Susanna Camusso ed è il primo Segretario Generale della Cgil donna della storia. L'elezione è arrivata con 125 voti favorevoli (il 79,1%), 21 contrari (13,3%) e 12 astenuti, da parte del direttivo del sindacato. La Camusso succede a Guglielmo Epifani e riguardo al suo mandato ha parlato di una "avventura difficile non solo per gli attacchi alla Cgil, ma per lo stato in cui si trova l'Italia", aggiungendo inoltre: "Sarò il punto di direzione di tutti, dobbiamo pensare ai lavoratori che si attendono risposte".
La sua elezione - dichiara Valeria Ajovalasit, Presidente nazionale Arcidonna - è un successo per le donne italiane ed una svolta importante. Le donne possono assumere ruoli di primo piano perchè ne hanno le capacità e l'esperienza e soprattutto possono cambiare in meglio la società italiana. Alla Camusso le nostre più sincere congratulazioni e l'augurio di un ottimo e proficuo lavoro. Siamo certe che saprà fare bene."
 
Lettera aperta delle donne di Terzigno, al Sindaco Jervolino, al Ministro Prestigiacomo Stampa

Nessuna di noi può sentirsi rappresentata da poteri che irresponsabilmente hanno preparato la seconda invasione dei rifiuti in Campania. La forza di opporre gesti responsabili alla cultura del buttare altrove ferendo la terra, è sommersa da prepotenze che, stentiamo a credere, sono guidate da ordini Istituzionali.

I gesti che compiamo e che compiono la maggioranza delle donne anche a Terzigno, sono quelli che mettono loro e noi dalla stessa parte: dalla parte della terra e del Vesuvio, patrimonio dell’umanità ed icona non retorica della nostra città.

Le cittadine e i cittadini lo dicono, da quando si era in tempo, prima della seconda invasione dei rifiuti, che non sono possibili miracoli senza l’impiego delle risorse. Le cittadine e i cittadini dicono da sempre e mentre si è ancora in tempo, che chi vuol fare la cosa giusta non può farlo guardando al tornaconto politico e  affaristico immediato. Dopo un intero anno di inattività della Provincia di Napoli, proprietaria degli impianti di smaltimento, ognuno ha accumulato i suoi ritardi, colpevoli ed artefici dello sconforto nel quale è stata trasformata la lotta di coloro che vogliono salvare una terra, che è la terra.

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