Si è insediato a Bruxelles il nuovo Parlamento Europeo |
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Le donne sono 258 su 736. La percentuale della presenza femminile in questa settima legislatura ha raggiunto il 35%, con un balzo avanti di quattro punti rispetto alla legislatura precedente mentre ben nove sono i punti guadagnati in dieci anni (4° legislatura: 1992-1999). E’ finalmente un buon risultato che fa ben sperare per il futuro e che potrebbe essere da “traino psicologico” per stimolare le situazioni locali, come quella italiana che sono ancora ben lontane da essere soddisfacenti. La percentuale migliore, come prevedibile è quella finlandese che, con un incremento di quasi venti punti percentuali, passa dal precedente già ottimo 43% ad un clamoroso 62%. Segue a ruota la Svezia con il 56% (precedente 47%). In coda continuiamo a trovare Malta che non ha nessuna donna tra i suoi cinque rappresentanti.
Anche l’Italia, nel suo piccolo ha fatto un miglioramento significativo passando dal 17 al 22%, quota comunque che, dichiara Valeria Ajovalasit, la pone ancora fra gli ultimi posti nella graduatoria degli Stati membri e che ancora una volta pone con forza la necessità di introdurre una legge elettorale che stabilisca vere norme antidiscriminatorie. Clicca qui per vedere i dati di dettaglio nelle pagine dell’Osservatorio.
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Eva Brunne, vescova, 55 anni, lesbica, madre di un bambino, eletta a capo della chiesa luterana di Stoccolma |
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Con 412 voti contro 365, andati al reverendo Hans Ulfvebrand, Eva Brunne è stata eletta al vertice della chiesa luterana della capitale svedese. Ma si sono già avviate le contestazioni, con il pretesto di cavilli giuridici legati al conteggio dei voti. Dietro questi ostacoli si cela il vero motivo della polemica: ciò che Eva rappresenta in quanto lesbica dichiarata, coniugata e felice della sua condizione. La notizia è degna di particolare attenzione in quanto in Svezia le donne sono state ammesse al sacerdozio fin dagli anni ’50 e attualmente il numero delle donne sacerdoti ha superato quello degli uomini (588 contro 3331).
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Elezioni europee in Italia: tre donne con più voti di Berlusconi |
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Tre donne con più voti di Berlusconi a livello regionale Soltanto cinque candidati a livello regionale hanno ottenuto più voti di Berlusconi che, come era prevedibile ha ottenuto i maggiori consensi. Questo era immaginabile. La sorpresa è che di questi cinque tre sono donne ed una quarta Catiuscia Marini del PD in Umbria non è riuscita nel sorpasso per soltanto 560 voti.
Sono Debora Serracchiani, del PD in Friuli Venezia Giulia, Maddalena Calia del PdL e Francesca Barracciu del PD in Sardegna. E vero che le elezioni europee non erano una corsa contro il premier, ma questo risultato particolare mette in evidenza la qualità elevata delle candidature femminili e la forza che le donne possono esprimere, quando entrano in politica.
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ELEZIONI EUROPEE: LE DONNE SEMPRE PIU' DISTANTI |
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La politica continua a tenere a debita distanza le donne. L’ultima conferma arriva dalle liste presentate per le prossime elezioni europee: considerati i principali partiti, infatti, la percentuale di donne candidate si ferma al 32,1 per cento del totale. Esattamente due punti in meno di quanto era avvenuto alle ultime Europee, quelle del 2004, quando la percentuale femminile era stata del 34,1.
Andando a vedere all’interno delle singole coalizioni, quello che emerge è un sostanziale equilibrio nella composizione di genere delle liste. Quasi tutti i partiti si aggirano intorno alla media generale, senza particolari differenze tra destra, sinistra e centro.
Dopo Rifondazione comunista (che ha presentato circa 4 donne ogni 10 candidati), il partito con la più alta presenza femminile è il Pdl con il 38,9 per cento. Alle sue spalle, si piazzano il Partito democratico e la lista Bonino-Pannella, entrambi con il 37,5 per cento. Seguono la Lega Nord (36,1), l’Udc e Sinistra e libertà (33,3), l’Italia dei valori (31,9), L’Autonomia (16,7) e Fiamma Tricolore (15,5). (Fonte: Osservatorio di Genere Arcidonna)
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IL LIBERO ADDIO DI ROBERTA TATAFIORE |
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Negli ultimi mesi si era rinchiusa nel silenzio. Ne era uscita solo per parlare di Eluana Englaro e della sua morte.
«Una vittoria del padre per sua figlia, sancita dai tribunali, si rovescerà in una sconfitta per tutti, sancita dal Parlamento», aveva scritto su www.donnealtri.it, aggiungendo che «nella nostra solitudine di morenti saremo creature dolenti e bisognose aggrappate alla vita e timorose della morte e coscienti o non coscienti delegheremo allo Stato la nostra esecuzione».
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ARCIDONNA AL MEETING ONU SULLA DROGA A VIENNA |
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Dal 10 al 15 marzo, si terrà a Vienna il meeting della Commission on Narcotic Drugs dell’Onu. Si tratta di un appuntamento importantissimo, cui parteciperanno ministri e capi di governo: punto chiave dell’incontro sarà la revisione della strategia decennale decisa all'assemblea generale dell'Onu sulle droghe del 1998. In altre parole, a Vienna si tracceranno le linee di indirizzo della politica delle droghe per i prossimi dieci anni. Tra le Ong presenti ci sarà anche Arcidonna, che si farà promotrice, insieme alle altre organizzazioni, dei documenti approvati al forum mondiale promosso dal Vienna NGO Committee (chiamato Beyond 2008). Leggi il documento.
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Lo sdegno è ancor più forte in quanto proviene dal mondo universitario che dovrebbe formare la futura classe dirigente.” |
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Manifesti con quattro "veline", due bionde e due more, per attirare iscritti nelle sedi romagnole dell'università di Bologna. Maglietta attillata, sguardo ammiccante e, sul petto, i nomi delle quattro sedi delle facoltà decentrate: Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini. Sono “le fantastiche quattro dell'Alma Mater, il massimo per i tuoi studi universitari". Appena le foto sono apparse su repubblica.it, è scoppiato lo scandalo, con un braccio di ferro tra i vertici dell'Ateneo più antico del mondo e gli enti sostenitori dei poli accademici decentrati promotori della campagna pubblicitaria.
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Parlamento Europeo: L’Italia perde tre posizioni e scende al penultimo posto |
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La percentuale della presenza femminile italiana al Parlamento Europeo è la più bassa fra i 27 Paesi che compongono la U.E. se si esclude Malta che continua ad essere rappresentata in Europa da soli uomini. Oltre Malta, nella sesta legislatura, ci stavano dietro Cipro e Polonia, ma in occasione delle ultime elezioni, questi due Paesi hanno dato una vera scossa verso la risoluzione del gap di genere all’interno della loro rappresentanza. La Polonia è passata dal 15 al 22%, mentre Cipro ( portando due donne in Europa) è passato da zero al 33% ! E’ quanto risulta dai dati provvisori pubblicati in questi giorni sul sito dell’Unione Europea che, se saranno confermati alla data dell’insediamento della settima legislatura, prevista per il 15 luglio, non faranno che confermare il totale disinteresse italiano al problema della discriminazione di genere nelle istituzioni.
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5X1000 UGUALE ARCIDONNA |
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SOSTIENI LE DONNE, SOSTIENI ARCIDONNA. DEVOLVI IL TUO 5 PER 1000 AD ARCIDONNA.
Con una semplice firma sostieni Arcidonna. Scrivi il codice fiscale
Firma nell'apposito riquadro che figura nei modelli di dichiarazione indicato come «SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO, DELLE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE (CUD, 730/1, UNICO persone fisiche) e scrivi il numero di codice fiscale di ARCIDONNA
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RITA LEVI MONTALCINI: 100 ANNI DI VITA E RICERCA |
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Non pensare a se stessi, ma agli altri e lavorare con passione. Non importa quanto si vive, ma quali sono i messaggi che si lasciano.
Mercoledì 22 aprile Rita Levi Montalcini ha compiuto cento anni. Grande donna di scienza e di esemplari virtù civili, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, Senatrice a vita dall’agosto del 2001, ha scoperto il Nerve Growth Factor (Ngf), il fattore di accrescimento delle cellule nervose: un passo in avanti decisivo per la conoscenza del cervello e per la cura delle malattie degenerative.
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Gabriele Salvatores non pensa a sesso unico! |
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Anche il regista premio Oscar, Gabriele Salvatores, ha aderito alla campagna di Arcidonna contro gli stereotipi di genere: “Non pensare a sesso unico”. «L’Italia sconta ancora un grave ritardo sul fronte delle pari opportunità tra i generi – ha detto il regista incontrando la presidente di Arcidonna, Valeria Ajovalasit – E questo avviene purtroppo in ogni ambito della vita sociale del nostro paese». Per questo, Salvatores ha voluto esprimere il suo apprezzamento per la campagna condotta dall’associazione: «Serve tenere alta l’attenzione sul tema dei diritti delle donne. E per farlo è necessario coinvolgere tutti, media compresi».
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LISBONA: L’UNIONE EUROPEA PREMIA ARCIDONNA |
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Il 10 dicembre a Lisbona, nel corso del meeting europeo “Powering a new future”, sono stati presentati i risultati del progetto di Arcidonna “Laboratorio di pari opportunità: pratiche per il superamento degli stereotipi”. Il progetto è stato riconosciuto dall’Unione europea come il migliore a livello comunitario per la promozione del gender mainstreaming. Un riconoscimento prestigioso, che si aggiunge a quelli ricevuti nei mesi scorsi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dalla Commissione europea per le pari opportunità. «Tutto ciò – dice Valeria Ajovalasit, presidente dell’associazione – è la dimostrazione del grande lavoro fatto da Arcidonna per combattere gli stereotipi di genere in Italia. Una battaglia condotta all’interno delle scuole, delle imprese e dei media, che ha visto il coinvolgimento di migliaia di studenti e studentesse, oltre che di centinaia di aziende». |
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