Ricerca: in Italia poche le donne, molto difficile anche la carriera |
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Donne e Scienza: sempre più donne tra laureati e dottorati. ma restano lontane dalle posizioni di maggiore responsabilità.
È in leggero aumento la presenza femminile tra i laureati e dottori di ricerca italiani nei settori tecnico-scientifici: in settori quali matematica e informatica la percentuale di donne è passata dal 37% al 40%. Nell’area medico-farmaceutica sono donne due laureati/dottori di ricerca su tre.Nel complesso, in Italia, il 51,7% dei dottori di ricerca è donna, un dato superiore sia alla media Ue (44,2%), che alla media OCSE (43,2%). L’Italia si conferma però un Paese con poche ricercatrici donne: poco più di una ogni tre ricercatori (33%, in leggera crescita). Il dato tuttavia ci vede in linea con la situazione europea.
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ARCIDONNA AL FIANCO DI SAVIANO |
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Arcidonna esprime a Roberto Saviano piena solidarietà e grande riconoscenza per il lavoro che svolge e per l'alto esempio di impegno civile e morale che dà alla collettività. Le parole di Silvio Berlusconi sono orribili e soprattutto molto prericolose. Noi apparteniamo all'Italia civile e coraggiosa che rifiuta il silenzio, che non tace perche crediamo che un paese diverso sia possibile. Per questo, alle donne e agli uomini chiediamo di non tacere, ma di esprimere quella libertà di pensiero che troppo spesso viene minacciata. Protestiamo, come scrive Saviano, "a voce alta".
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SALUTE DELLE DONNE: pubblicato il rapporto 2010 della Commissione Europea. Preoccupano violenza, alcol e HIV |
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Come stanno le donne europee? Bene e male, dice il Rapporto 2010 della Commissione Europea dedicato proprio alla salute al femminile. Secondo Andrzej Ryś, direttore del Public Health and Risk Assessment, che ha firmato l’introduzione al Rapporto, tra i principali problemi di salute delle donne vanno annoverati quelli dell’area «psic», e la depressione è in primo piano, colpendo quasi il doppio delle donne rispetto agli uomini. Con il passare dell’età, avanzano purtroppo demenze e malattia di Alzheimer. E l’età per le donne avanza eccome, considerato che sono decisamente più longeve degli uomini. In alcune nazioni, come la Lituania, la differenza con gli uomini è di circa 12 anni in più.
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Regionali 2010: le donne in lista |
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Domenica 28 e lunedì 29 marzo 2010 si eleggeranno le/i presidenti e le/i consigliere/i di tredici regioni italiane (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto). Arcidonna ha analizzato i dati disponibili circa le liste dei due principali schieramenti. Le donne presenti nelle liste del PD delle 13 regioni al voto sono circa il 38%, mentre nel PDL sono circa il 23%. Nulla di nuovo si direbbe. Perché i partiti dell’area di centro sinistra hanno sempre avuto maggiore attenzione alla presenza delle donne nelle liste elettorali. Dal confronto con le elezioni europee del 2009 emerge infatti che, a livello di candidature, il centro-sinistra aveva schierato il 34,3% di donne nelle liste, un dato leggermente più basso dell’attuale; mentre il centro-destra registrava un dato migliore e cioè il 30,6% di donne in lista. Consulta i primi dati su Osservatorio di genere.
Per quanto riguarda i Presidenti di regione registriamo che su 58 candidati solo 9 sono donne (pari al 15,5%). Attualmente le donne presidenti di regione sono: Mercedes Bresso in Piemonte e Maria Rita Lorenzetti in Umbria (due su venti, appunto). Se saranno riconfermate, cosa che auspichiamo, potrebbero diventare tre se contemporaneamente nel Lazio venisse eletta una delle due candidate donne (Emma Bonino o Renata Polverini). Noi tifiamo per Emma Bonino. Comunque sempre troppo poche!
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8 marzo 2010: dedicato alle donne povere ed emarginate |
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Il 2010 è l'anno della lotta alla povertà e all'emarginazione. Nei paesi in via di sviluppo sono le donne a pagare il più alto prezzo per questi problemi. Ma il fenomeno sta emergendo anche in Europa, dove si parla di "femminilizzazione della povertà" con particolari punte nei paesi dell'Est e dell'ex Unione Sovietica. A tutte le donne povere ed emarginate, senza voce, senza scelte, senza diritti, rivolgiamo un pensiero particolare per questo 8 marzo, affinchè i governi dedichino loro un'attenzione speciale. Per i diritti e per le donne, tanti, in Italia, gli appuntamenti e le iniziative. Tra questi, a Milano, lunedì 8 marzo, presso il Teatro Centro Asteria, alle ore 21.00 andrà in scena "Mosca. Grozny. Beslan. Le donne restano", spettacolo sul conflitto ceceno tratto da uno studio su "Le troiane" di Euripide che racconta la storia di tre donne e gli effetti della guerra russo-cecena. (nella foto una scena dello spetacolo) INGRESSO GRATUITO. Per info http://compagniadem.altervista.org/.
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III PREMIO IRCAC PER LA LEGALITA': MENZIONE SPECIALE PER LA COOPERATIVA LA LUNA |
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